venerdì 29 ottobre 2010

Novembre in cineteca


Un novembre dedicato a Pasolini. Martedì 2 novembre ricorreranno i 35 anni dalla morte di PPP e la Cineteca di Bologna si appresta a ricordare la figura del grande intellettuale – di cui custodisce l’archivio – con una serie di iniziative che si dipaneranno nel corso di tutto il mese.
Un Pasolini inedito in Italia è quello proposto da Carlo Hayman-Chaffrey con il suo documentario, realizzato nel 1971, Pier Paolo Pasolini: a Filmaker’s Life, contenente immagini preziose di PPP e altrettanto preziose testimonianze di Alberto Moravia, Cesare Zavattini e Ninetto Davoli: l’appuntamento è nel giorno stesso dell’anniversario, martedì 2 novembre, alle ore 18 al Cinema Lumière (introduce la proiezione Roberto Chiesi).
Due giorni dedicati al rapporto tra Pasolini e il teatro saranno invece giovedì 11 e venerdì 12 novembre (ore 10-18, Auditorium DMS). Il convegno è promosso dal Cimes – Centro di Musica e Spettacolo (Dipartimento di Musica e Spettacolo – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) e dall’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia.
Lunedì 22 e martedì 23 novembre ci aspetta un fittissimo calendario di proiezioni e incontri al Cinema Lumière: in programma la Trilogia della vita (Il Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle mille e una notte), oltre a una serie di materiali per approfondire proprio questo momento straordinariamente creativo della vita del regista, tra i quali i dossier – realizzati dai curatori dell’Archivio Pasolini, Roberto Chiesi, Loris Lepri e Luigi Virgolin – sugli episodi perduti del Decameron e dei Racconti.
Sempre martedì 23, alle ore 15, ci sarà anche la consegna dei Premi Pasolini 2010.

Presentazione di Roberto Chiesi del documentario Pier Paolo Pasolini: a Filmaker’s Life:
"Un ritratto ‘in movimento’ di Pasolini, inedito in Italia, realizzato nel 1970 da un cineasta indipendente statunitense. Il poeta-regista ha appena presentato Medea e sta progettando il San Paolo, progetto che sarà sostituito dal Decameron e finirà per rimanere irrealizzato.
Lo vediamo percorrere la periferia di Roma e parlare dell’avvento del Nuovo Potere, della Chiesa, della componente autobiografica di Edipo Re. Nel film vengono anche intervistati Alberto Moravia, Sergio Citti, Franco Citti, Ninetto Davoli e Cesare Zavattini.
Il film non era mai stato citato in nessuna filmografia e in nessun repertorio. Finora aveva circolato esclusivamente negli Stati Uniti ma soltanto dal 2003, quindi oltre trent’anni dopo la sua realizzazione e in un circuito d’essai molto circoscritto. Dell’autore, Carlo Hayman-Chaffey, non si ha nessuna notizia e pare che non abbia realizzato altri film. L’ipotesi più probabile è che Pasolini: A Filmaker's Life fosse rimasto inedito, o quantomeno fosse stato proiettato solo in un ambito di pubblico molto ristretto, fino al 2003, quando è stato ritrovato.
L’Associazione Fondo Pasolini della Cineteca di Bologna è riuscita a reperirne una copia che presenta in anteprima italiana.
L’importanza dell'intervista consiste innanzitutto nelle dichiarazioni di Pasolini, legate al periodo immediatamente successivo al ’68, quando la sua poesia Il PCI ai giovani!!!, uscita su "L’Espresso", e ispirata da un profondo dissenso nei confronti del movimento studentesco di contestazione, aveva sollevato feroci polemiche. Il Pasolini che viene intervistato e filmato da Hayman-Chaffey, è nella fase che precede il periodo "corsaro" e "luterano", pochi mesi prima di iniziare la realizzazione del Decameron, il film che inaugurerà la Trilogia della vita. È quindi un periodo-cerniera: infatti nell’intervista si sofferma sul recente Edipo Re (1967), ribadendo che si tratta di una sorta di autobiografia calata nel Mito. L’evocazione di un "Nuovo Potere", dotato di armi più subdole e caratterizzato da una fisionomia più indistinta, è già l’accenno ad uno dei temi del periodo successivo.
Un altro elemento importante che affiora dal film, è il modo in cui Pasolini dirige la messa in scena della propria immagine senza darlo a vedere, ossia con la semplice esibizione della propria presenza e con la scelta di luoghi e spazi che rimandano alla sua opera. Infatti il poeta-regista guarda spesso in macchina con una durezza e una gravità inconsuete in un documentario di questo tipo".

Il calendario degli appuntamenti di novembre dedicati a Pasolini:

Martedì 2 novembre, ore 18, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
PIER PAOLO PASOLINI: A FILMAKER’S LIFE (USA/1971) di Carlo Hayman-Chaffrey (45’)
Versione originale con sottotitoli italiani
Nell’anno del Decameron, Pasolini fu intervistato da un cineasta indipendente statunitense che accompagnò a visitare le borgate e la Roma profonda. Un ritratto ‘in movimento’ del poeta-regista, filmato mentre percorre i luoghi della sua poetica e anticipa i temi ‘corsari’ dell’omologazione e del trionfo della società di massa. Nel film vengono anche intervistati Alberto Moravia, Sergio e Franco Citti, Ninetto Davoli e Cesare Zavattini inedito in Italia. (Roberto Chiesi)
Introduce Roberto Chiesi
Serata a cura di Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini

Giovedì 11 e venerdì 12 novembre, ore 10-18, Auditorium DMS (via Azzo Gardino, 65)
PASOLINI E IL TEATRO
Convegno internazionale di studi organizzato dal Cimes – Centro di Musica e Spettacolo (Dipartimento di Musica e Spettacolo – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) e dall’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia.
Intervengono Martina Banchetti, Andrea Biasi, Paola Bignami, Alessandro Cadoni, Stefano Casi, Barbara Castaldo, Marialaura Chiacchiararelli, Roberto Chiesi, Fabrizio Di Maio, Angela Felice, Anne Julie Fett, Silvia Giuliani, Gerardo Guccini, Paolo Lago, Gigi Livio, Davide Luglio, Lorenzo Mango, Massimo Marino, Amandine Melan, Daniele Micheluz, Laura Nascimben, Maria Rita Nepomuceno, Gian Luca Picconi, Irina Possamai, Stefania Rimini, Dario Tomasello, Giacomo Trevisan.

Lunedì 22 novembre, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Ore 16
OSTIA (Italia/1970) di Sergio Citti, scritto con Pier Paolo Pasolini (105’)
Dopo essere stato il "lessico vivente" dei romanzi romani, Sergio Citti esordì nella regia con una storia scritta con Pasolini ma di vigorosa originalità narrativa e stilistica. L’ambiguo rapporto fra due fratelli (Laurent Terzieff e Franco Citti) viene sconvolto dal loro incontro con una donna misteriosa. Un’atmosfera da fiaba arcaica e nera avvolge "un’affabulazione nata da esperienze profonde atroci dell’autore" (Pier Paolo Pasolini).
Introducono Ninetto Davoli e Franco Citti
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
precede
Presentazione del Fondo Sergio Citti della Cineteca
Interventi di Gian Luca Farinelli, padre Virgilio Fantuzzi, Davide Grieco, Francesco Torelli, Roberto Chiesi, Dario Bellini, alla presenza di Franco Citti e Adriana Citti
Presentazione del volume Né in tera, né in mare, né in cielo. Il cinema randagio di Sergio Citti di Livio Marchese (Edizioni La Fiaccola, 2009).
Intervengono l’autore e padre Virgilio Fantuzzi

Ore 18.30
IL PRATONE DEL CASILINO (Italia/1995) di Giuseppe Bertolucci (43’)
Liberamente tratto dall’Appunto 55 del romanzo incompiuto Petrolio di Pasolini, "questo Pratone con Antonio Piovanelli completa un’altra mia (anch’essa involontaria) trilogia, dedicata al monologo teatrale […]. Di fronte al monologo continuo ad avere un dubbio irrisolvibile: se si tratti della forma più pura di teatro o se invece sia una forma in qualche modo pre-teatrale. Nella mia esperienza il monologo teatrale ha ruotato comunque, sempre, attorno al rapporto esclusivo (e un po’ ossessivo) con un attore" (Giuseppe Bertolucci).
Introducono Giuseppe Bertolucci e Antonio Piovanelli
precede
Presentazione della rivista Studi pasoliniani (n° 4, 2010)
Interventi di Guido Santato e Rinaldo Rinaldi
Il laboratorio infernale di Petrolio
Interventi di Marco Antonio Bazzocchi e Guido Santato

Ore 19.45
IL DECAMERON (Italia-Francia-Germania/1971) di Pier Paolo Pasolini (114’)
Il primo film della Trilogia della vita, liberamente ispirato a nove racconti di Boccaccio, è significativamente ambientato a Napoli. "Non ho scelto personaggi del Decameron per caso ma per offrire esempi di realtà. Un personaggio del Decameronì è esattamente il contrario di un personaggio che si vede nei programmi televisivi o nei cosiddetti film consolatori. Questo per restare solo sul piano dell’idea figurativa. Dal Decameron in poi è questo che conta maggiormente, questa fisicità del personaggio, che si impone". (Pier Paolo Pasolini)
Introducono Ninetto Davoli e Rinaldo Rinaldi
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale

Ore 22.40
PASOLINI SULLA TRILOGIA DELLA VITA (estratto audio inedito, 1974, 15’)
Introduce Enzo Golino
IL CORPO PERDUTO DI ALIBECH. DOSSIER SULL’EPISODIO PERDUTO DEL DECAMERON (nuova versione con materiale inedito, 50’) di Roberto Chiesi e Loris Lepri
Il Decameron avrebbe dovuto inanellare dieci racconti: il decimo, Alibech, fu l’unico girato da Pasolini fuori dall’Italia, a Sana’a. Ma, a malincuore, decise di tagliarlo dall’edizione definitiva del film. Il Centro Studi Pasolini ha riunito alcuni materiali inediti sull’episodio perduto – come le fotografie di scena di Mario Tursi – ricostruendone la storia attraverso testimonianze dei collaboratori di Pasolini, la sceneggiatura originale e rari documenti d’archivio. (Roberto Chiesi)
Introducono Beatrice Banfi, Roberto Chiesi, Loris Lepri e Luigi Virgolin

Martedì 23 novembre, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Ore 15
PREMI PASOLINI 2010
Intervento di Massimo Fusillo, alla presenza Marco Antonio Bazzocchi, Peter Kammerer, Hervé Joubert-Laurencin e Gianni Scalia
LA GUERRA (Italia/1974) di Anna Salvatore (estratto di 20’)
Rara intervista RAI della rubrica Donna donna, cui Pasolini è intervistato da Anna Salvatore: "la repressione, l’oppressione, la mancanza di libertà, il conformismo, l’ipocrisia, sono tutti maturati in seno alle famiglie perché la famiglia non è altro che una piccola difesa che fa l’uomo per difendersi dal terrore, dalla paura, dalla fame. […] Detto questo, la famiglia è anche il covo delle cose più belle dell’umanità; le due cose sono orrendamente ambigue e inestricabili, […] da questo piccolo triangolo nascono tutte le tragedie". (Pier Paolo Pasolini)
In collaborazione con Teche Rai
RITORNO ALLA TRILOGIA DELLA VITA
Tavola rotonda con Gian Piero Brunetta, Enzo Golino e Hervé Joubert-Laurencin. Modera Roberto Chiesi
LE MURA DI SANA’A (Italia/1971-1974) di Pier Paolo Pasolini (13’)
L’ultimo giorno di riprese dell’episodio Alibech (poi tagliato dal Decameron), a Sana’a, capitale dello Yemen, Pasolini girò un breve film, dove contempla affascinato mura, strade, case e torri di "una Venezia selvaggia sulla polvere", per rivolgere un appello all’UNESCO sulla sua salvaguardia in nome della "scandalosa forza rivoluzionaria del passato". (Roberto Chiesi)
CONFERENZA DI PASOLINI SU LE MURA DI SANA’A (Italia/1974, 40’)
Il 15 marzo del 1974, Pasolini intervenne a una conferenza organizzata dalla Lega italo-araba a Roma per affermare l’importanza di salvare la bellissima città di Sana’a contro "una forma di snobismo occidentalizzante che deturpa, rendendo meschina e tutto sommato piccolo-borghese, la grandezza dei monumenti. (Pier Paolo Pasolini)
Introduce Peter Kammerer
Antonio Piovanelli legge Saluto e augurio (1974) da La Nuova gioventù di Pier Paolo Pasolini
a seguire La riscrittura in ‘nero’ della "Meglio gioventù"
Interventi di Angela Felice e Piera Rizzolatti

Ore 18.30
I RACCONTI DI CANTERBURY (Italia-Francia/1972) di Pier Paolo Pasolini (111’)
L’Inghilterra trecentesca ricreata da Pasolini ispirandosi a otto racconti di Geoffrey Chaucer, interpretato dallo stesso regista. "I rapporti sessuali mi sono fonte di ispirazione anche proprio di per se stessi, perché in essi vedo un fascino impareggiabile […]. I critici, rimuovendo dai miei film il sesso, hanno rimosso il loro contenuto, e li hanno trovati dunque vuoti, non comprendendo che l’ideologia c’era, eccome, ed era proprio lì, nel cazzo enorme sullo schermo, sopra le loro teste che non volevano capire" (Pier Paolo Pasolini).
Introducono Ninetto Davoli e Mimmo Cattarinich

Ore 20.45
L’UMILIAZIONE SEGRETA DI CHAUCER. Ipotesi su venti sequenze e un racconto tagliati di I racconti di Canterbury (Italia/2006) di Roberto Chiesi, Loris Lepri e Luigi Virgolin (80’)
La prima edizione dei Racconti di Canterbury presentata al Festival di Berlino del 1972 (dove vinse l’Orso d’oro) comprendeva venti minuti in più rispetto a quella che conosciamo. I tagli effettuati da Pasolini si riferivano alla cornice narrativa (il viaggio dei pellegrini) e a un episodio: questo dossier ricostruisce il tormentato montaggio del film, mostrando le foto di scena dei brani tagliati, interviste a Beatrice Banfi, Laura Betti, Mimmo Cattarinich, Nico Naldini, Enzo Ocone e altri rari documenti. (Roberto Chiesi)
Introducono i curatori e Nico Naldini

Ore 22.40
IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE (Italia-Francia/1974) di Pier Paolo Pasolini (111’)
Ho deciso di fare Le mille e una notte secondo il ricordo che ne avevo da ragazzo. La mia è stata una lettura critica, ho scelto i racconti che criticamente mi sembravano più belli. È un film onirico, è il mio sogno, è un sogno profondamente ideologico perché ho scelto della realtà tutto ciò che nella realtà io amo di più. È una polemica profondamente ideologica contro il mondo moderno così com’è, cioè il mondo del neocapitalismo, della modernità, molto intollerante. (Pier Paolo Pasolini)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
A seguire, due sequenze tagliate, Dunja e Tadji e La storia del sarto (24’)
Introduce Massimo Fusillo

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