giovedì 2 febbraio 2012

A febbraio in cineteca





A proposito di film di oggi e di film di ieri
Da molti anni al centro del cinema di Martin Scorsese c’è la volontà di restituire al mondo la bellezza, la ricchezza, l’urgenza, la complessità dei film che ha amato. Non solo attraverso le opere, di fiction e documentarie, che ha diretto, ma anche guidando, ogni anno, con esigente competenza e passione, diversi grandi progetti di restauro attraverso la Film Foundation e la World Cinema Foundation. Hugo Cabret è un sorta di perfetto punto di arrivo di questo lavoro di ricostruzione della nostra memoria: un meraviglioso film d’avventura, ma anche una compiuta riflessione sul cinema e sulla sua infanzia: attraverso gli occhi dei due giovani protagonisti scopriamo Méliès ma anche i Lumière, Harold Lloyd, Buster Keaton, Georg W. Pabst, … Avrebbe potuto essere un’asettica e inutile lezione sulla cinefilia, è invece un film di una sincerità emozionante, che sa usare in modo magico, stupefacente, il 3D, che ci fa tornare tutti spettatori innocenti, come quelli che hanno assistito alle prime proiezioni del cinématographe Lumière. Per tutti questi motivi il programma di febbraio ha al centro Hugo Cabret che mostriamo in 3D nella sala di prima visione, e che ispira anche la programmazione del cineclub, con una retrospettiva delle opere di Scorsese che affianca una selezione dei capolavori dell’Arte muta citati dal film, alcuni dei quali recentemente restaurati dalla Cineteca di Bologna e protagonisti di memorabili proiezioni nelle scorse edizioni del Cinema Ritrovato.

Un nuovo cinema?
Certamente questa in corso è la migliore stagione da molti anni, non certo per il botteghino, che va assai male, ma per la varietà e ricchezza dei film d’autore che abbiamo visto. Eppure non vi è dubbio che, mai come oggi, il cinema libero, quello che ci ha formato e che amiamo è accerchiato e in pericolo. Per questo siamo felici di accogliere una delle voci più libere del nostro presente, citato da Vinicio Capossela nel suo ultimo album, il cineasta ungherese Béla Tarr, tanto noto agli specialisti quanto sconosciuto al grande pubblico. In trent’anni ha realizzato nove lungometraggi (ma Sátántangó dura sette ore!), creando un’opera sulla dignità umana, plasticamente unica, audace, personale, misteriosa che genera una nuova realtà, parallela e siderale. Vera ossessione per i produttori, ha vinto all’ultimo Festival di Berlino l’Orso d’argento con Il cavallo di Torino. Ha affermato, “Io non mi sono mai ritenuto un regista: pensavo che la mia unica missione fosse cambiare il mondo”.

E a fine mese la diciottesima edizione di Visioni italiane, ampio, documentato, necessario sguardo sul cinema
indipendente italiano.

carlo mazzacurati e gian luca farinelli



Scarica il numero di febbraio di Cineteca con la programmazione completa di sala


MARTIN SCORSESE, CINQUANT’ANNI DI CINEMA
dal 9 al 29 febbraio
Mentre esce nelle sale il suo Hugo Cabret, magico accordo tra fantasmagoria autobiografia e omaggio alle origini (eterne) del cinema, proponiamo un viaggio attraverso i film di Martin Scorsese: dagli esordi del movie brat che filmava le strade di Little Italy e inventava un linguaggio alla maturità di acclamato maestro. Titoli comunque impressi nella storia del cinema degli ultimi quarant’anni, da sottrarre alla modesta qualità delle visioni televisive e homevideo, da ritrovare nelle migliori copie oggi disponibili o nei più accurati restauri. I film di finzione si alternano ai film documentari, ancora nel segno di Hugo Cabret: che è anche il luogo in cui il grande talento di ‘storico del cinema’ di Scorsese dispiega le ali (lo sorregge il 3D) e si concede alla favola.
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I FILM MUTI DI HUGO CABRET

dal 9 al 19 febbraio
Hugo Cabret è l’educazione alla vita e al cinema di un ragazzino orfano nella Parigi anni Trenta, tra le visioni incantate di vecchi film visti nella sale sbocconcellando croissant e il più audace degli incanti, l’incontro con Georges Méliès in persona. I film di Hugo sono i capolavori della stagione muta, Lulu e Intolerance, Il gabinetto del dottor Caligari e The General, le vedute Lumière e Il ladro di Bagdad… Vi invitiamo a vederli per la prima o l’ennesima volta, lungo il filo dell’incantamento di Hugo Cabret. Cominciando naturalmente proprio dalla meravigliosa versione restaurata e colorata del Voyage dans la Lune di Méliès.
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FINO ALLA FINE DEL MONDO. IL CINEMA DI BÉLA TARR

dal 2 al 12 febbraio
Ungherese, classe 1955, esordisce al cinema alla fine degli anni Settanta quando l’onda d’urto delle varie vagues si è ormai affievolita; eppure Béla Tarr è tra i pochi autori a portare ancora avanti un’idea moderna del cinema. Egli ricorda con piacere i film di Ozu, Tarkovskij, e magari di Godard. Ma non li cita. Riconosciamo un suo film da una singola inquadratura: l’incedere fluido, sinuoso e glaciale della macchina da presa. Uno spettacolo inestinguibile.
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COMMEDIA AMARA. IL CINEMA DI ALEXANDER PAYNE

dal 21 al 29 febbraio
Un nuovo film trionfatore ai Golden Globes e candidato agli Oscar, e il recente endorsement di Woody Allen (“il più interessante regista di commedie di oggi”) fanno di Alexander Payne il regista da non mancare. L’uscita di Paradiso amaro, con George Clooney in una grande performance familiare in equilibrio tra commedia e dramma, è l’occasione per riscoprirne i film migliori: da Election a Sideways a A proposito di Schmidt, sono tutti personalissimi esempi di ‘commedie virili’, al centro di ciascuna un uomo al bivio (o tentato da una deviazione) della propria vita.
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VISIONI ITALIANE

dal 22 al 26 febbraio
Diciottesima edizione della manifestazione dedicata al cinema nazionale con competizioni di corto e mediometraggi, documentari e visioni di nuovi film indipendenti. Visioni Italiane offrem possibilità al cinema italiano di vario formato, spesso invisibile, di incontrare il pubblico in sala. Uno sguardo alla produzione bolognese ed emiliano-romagnolo, incontri e discussioni sul cinema indipendente arricchiscono la programmazione.
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SERATE DI CINEVINO. A CURA DEL CINESOMMELIER JONATHAN NOSSITER
3, 4 e 5 febbraio
Accompagnati da Jonathan Nossiter, grande sommelier e autore di Mondovino, proponiamo nel primo week-end del mese le ultime tre serate a base di cinema e buon vino: cineasti radicali e impertinenti come Juzo Itami, Marcel Ophüls e Terry Gilliam associati ad altrettanti viticoltori ugualmente radicali, innovatori e liberi che porteranno i loro prodotti, per riflettere, godendo insieme di un grande film e di un grande vino, sul futuro che vorremmo.
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SCHERMI E LAVAGNE. CINECLUB PER RAGAZZI
i sabati e le domeniche di febbraio
Il tradizionale spazio dedicato ai più piccoli incrocia la rassegna dedicata ai muti di Hugo Cabret con un sorprendente e fantasmagorico programma di corti di Méliès e il mitico Ladro di Bagdad di Walsh. Ancora la storia del cinema con Tin Tin e il mistero del vello d’oro, esordio sul grande schermo (mezzo secolo prima di Spielberg) del personaggio creato da Hergé. E poi la grande animazione Aardman con Il figlio di babbo Natale e Studio Ghibli con Arrietty. Infine premiazione e proiezione dei corti vincitori del Premio De Nigris 2012.
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Prime visioni

dal 3 febbraio
HUGO CABRET
di Martin Scorsese
In 3D



HYSTERIA
di Tanya Wexler
Versione originale con sottotitoli italiani
In attesa di conferma



PARADISO AMARO
di Alexander Payne
Versione originale con sottotitoli italiani
In attesa di conferma


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Abbonamento studenti 10 spettacoli




L’Università di Bologna ha sottoscritto un accordo con la Cineteca per offrire agli studenti abbonamenti per dieci proiezioni al Cinema Lumière al prezzo scontato di 20 anziché 30 euro valido da gennaio a giugno 2012. Per un massimo di 1.500 abbonamenti concessi a richiesta e fino ad esaurimento. Info sul portale dell' Ateneo sul sito della Cineteca.



www.cinetecadibologna.it

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