mercoledì 29 giugno 2016

Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci e Claudia Cardinale a Il Cinema Ritrovato

Cento anni fa, 1916: Žizn’ Za Žizn’
Sala Mastroianni, ore 10.15

In Russia il 1916 è spesso considerato l'ultimo anno del XIX secolo. Non sorprende quindi che coincida con l'età d'oro del cinema prerivoluzionario. Una produzione la cui parola chiave potrebbe essere 'fuga dalla realtà', specie in periodo di guerra. Come questo elegante melodramma ad alto budget che Evgenij Bauer imbastisce a partire da un romanzo di Georges Ohnet, con protagoniste Musja e Nata, figlia e figliastra di un'amorevole milionaria che si innamorano entrambe di un principe seduttore e dissipato. Solo pochi frammenti delle imbibizioni e dei viraggi originali del film si sono conservati e ci vengono restituiti grazie al restauro realizzato dal laboratorio L'Imma gine Ritrovata della Cineteca a partire dal nitrato positivo originale conservato dal Gosfilmofond.

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One hundred years ago, 1916:
Žizn’ Za Žizn’
Sala Mastroianni, 10.15 a.m.
In Russia, 1916 is often considered the last year of the 19th century. It is therefore not surprising that it coincided with the golden age of prerevolutionary cinema. A key word for these films could be ‘fleeing from reality’, especially in wartime. This is exemplified by the elegant high budget melodrama that Evgenij Bauer adapted from a novel by Georges Ohnet, whose main characters Musje and Nata, d aughter and stepdaughter of an affectionate millionaire, both fall in love with seductive and spendthrift prince. Only a few fragments of the original tintings and tonings remain and they have been restored by L’Immagine Ritrovata laboratory from the original positive nitrate preserved at Gosfilmofond.


Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci e Claudia Cardinale al Cinema Ritrovato
Cinema Arlecchino, Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo e Libreria Coop Ambasciatori

Una giornata di straordinari appuntamenti con i grandi autori e interpreti del cinema italiano. Bernardo Bertolucci introduce la proiezione del suo Ultimo tango a Parigi e, in un dialogo con Bernard Eisenschitz, ricorda il rapporto con Marlon Brando sul set del film, cui l'attore offrì una delle sue più intense e sofferte interpretazioni. Ancora, una conversazione tra Marco Bellocchio e Michel Ciment, che ripercorrono l'opera del regista, “aperta, ricca di contraddizioni e ambiguità che contribuiscono a mantenerne intatta la modernità”, come l'ha definita lo stesso critico francese. Sarà infine Claudia Cardinale a partecipare alla presentazione di L'incantesimo delle civette (e/o, 2016), romanzo ambientato in un paese siciliano durante le riprese del Giorno della civetta di Damiani, di cui la Cardinale era protagonista insieme a Franco Nero. Con l'attrice, l'autore Amedeo La Mattina ed Emiliano Morreale.

Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci and Claudia Cardinale at Il Cinema Ritrovato
Cinema Arlecchino, Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo and Coop Ambasciatori Bookshop
An extraordinary day of meetings with great filmmakers and actors of Italian cinema. Bernardo Bertolucci will introduce the screening of his
Last Tango in Paris and in a dialogue with Bernard Eisenschitz he will remember his relationship with Marlon Brando on the set of the film, in which the actor gave one of his most intense and anguished performances. Moreover, a conversation between Marco Bellocchio and Michel Ciment, who go over the director’s work, defined as “open, full of contradictions and ambiguity that help keep its modernity intact”, by the French critic himself. Finally, Claudia Cardinale will participate in the presentation of L'incantesimo delle civette (e/o 2016), a novel set in a town in Sicily during the shooting of Damiani’s Il giorno della civetta, which Cardinale starred in together with Franco Nero. The author Amedeo La Mattina and Emiliano Morreale will present the book with the actress.

Technicolor & Co. Reflections on a Golden Eye nella copia 'dorata' voluta da Huston
Cinema Arlecchino, ore 14.15

Il viaggio del Cinema Ritrovato nel Technicolor approda a uno degli eventi più attesi di questa edizione: una rara copia vintage 35mm Technicolor 'dorata' di Reflections on a Golden Eye, proveniente dalla Cinémathèque Suisse. Quella che John Huston, con il direttore della fotografia Aldo Tonti, aveva coraggiosamente voluto, decolorando la pellicola fino a ottenere un effetto dorato, quasi monocromo (“un diffuso color ambra, assolutamente splendido e in tono con l’atmosfera del film”). Alla Warner l'idea non piacque e il film circolò in copie Technicolor assoluto. Non perdetevi dunque questo mé lo con derive grottesche e incisioni horror ambientato in una base militare nella Georgia anni Sessanta, con Brando nel ruolo di un maggiore forse omosessuale e Liz Taylor in quello di una moglie forse ninfomane. Un meraviglioso incubo gotico la cui dimensione psicologica e astratta è esaltata dai fantasmi di colori che affiorano sotto la patina dorata. Introduce, Angela Allen, script supervisor del film.
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Technicolor & Co. Reflections on a Golden Eye in the ‘golden’ print that Huston wanted
Cinema Arlecchino, 2.45 p.m.
The voyage of Il Cinema Ritrovato into Technicolor docks at one of the most eagerly awaited events of this year’s festival, a rare 35mm vintage ‘golden’ Technicolor print of
Reflections on a Golden Eye, from the Cinémathèque Suisse. It is the one that John Huston and the director of photography Aldo Tonti had courageously wanted to achieve by decoloring the film until they attained a golden, almost monochrome effect (“a diffuse amber color – that was quite beautiful and matched the mood of the picture”). Warner did not like the idea and the film was distributed in vivid Technicolor. So do not miss this melodrama with a grotesque inclination and horror influences, set on a military base in Georgia in the Sixties, with Brando in the role of a major, who might be homosexual and Liz Taylor as a wife, who could be a nymphomaniac. A marvelous Gothic nightmare whose abstract psychological dimension is exalted by the ghost of the original colors shining through the golden sheen. It will be introduced by Angela Allen, script supervisor of the film.

La macchina dello spazio: Giappone, Argentina e URSS
Cinema Jolly e Sala Scorsese

Non si ferma la nostra macchina dello spazio. Dal Giappone arriva Kiiroi karasu (Il corvo giallo) di Heinosuke Gosho, che utilizza il colore per rappresentare gli stati d’animo in termini visivi. Dramma familiare ambientato nel dopoguerra, offre scorci dell'antica capitale Kamakura, all'epoca ancora relativamente risparmiata dalla modernizzazione. Nello stesso anno, il 1957, nell'URSS del Disgelo, Grigorij Nikulin, regista di teatro e cinema, adatta l'opera teatrale di Saltykov-Ščedrin Smert’ Pazuchina (La morte di Pazuchin). Satira nerissima pressoché sconosciuta, usa illuminazione espressionista e macchina da presa in soggettiva e abusa con gran gusto di simboli ortodossi. “Il più grande film argentino”, così lo storico Ángel Faretta definisce Más allá del olvido di Hugo del Carril, adattamento di Bruges la morta di Rodenbach che prefigura il Vertigo hitchcockiano e che ha fatto parlare di 'gotico argentino' per il gusto visivo barocco.

The Space Machine: Japan, Argentina and the USSR
Cinema Jolly and Sala Scorsese
Our space machine is not stopping. From Japan comes
Kiiroi karasu (The Yellow Crow) by Heinosuke Gosho, which uses colour to represent states of mind in visual terms. This post war family drama offers a glimpse of the acie nt capital Kamakura, at a time when it was still relatively untouched by modernization. In the same year, 1957, in the USSR, Grigorij Nikulin, theatre and film director, made an adaptation of Smert’ Pazuchina (Death of Pazuchin), the play by Saltykov-Ščedrin. It is an extremely dark, almost unknown satire, which uses expressionist lighting and a subjective camera viewpoint; orthodox symbols are abused throughout the whole film with great taste and knowledge. “The greatest Argentinian film” is how the historian Ángel Faretta defined Más allá del olvido by Hugo del Carril, an adaptation of Bruges la morta by Rodenbach, which foreshadowed Hitchcock’s Vertigo, and which has been described as 'Argentine Gothic' because of its Baroque look.

Mario Soldati, uno scrittore a Cinecittà: Fuga in Francia
Cinema Jolly, ore 16.15

Doveva essere un film sull'immigrazione (come lo sarà Il cammino della speranza di Germi, qui uno dei protagonisti), ma nelle mani di Soldati Fuga in Francia si trasforma in una parabola sul male del fascismo visto con gli occhi di un bambino, un sorprendente noir che avvicina questo film al miglior cinema hollywoodiano del decennio. Lo scontro tra i fantasmi del fascismo e la tensione etica della nascita della nuova Italia si svolge nei toni di un doloroso e avvincente teatro morale, popolato di colpevoli, perdenti, reietti. L'omaggio del festival a Mario Soldati si concluderà nei prossimi giorni con La provinciale (giovedì 30, ore 16.20) e La mano dello straniero (venerdì 1° luglio, ore 16.15).
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Mario Soldati, a writer at Cinecittà: Fuga in Francia
Cinema Jolly, 4.15 p.m.
It should have been a film about immigration (like
Il cammino della speranza by Germi, who here plays one of the protagonists), but in the hands of Soldati it was transformed into a parable about the evils of Fascism as seen through the eyes of the child, a surprising noir that aligns this film with the best Hollywood cine ma of the decade. The conflict between the ghosts of Fascism and the ethical tensions characterising the birth of the new Italy unfold in the manner of a painful but compelling moral fable populated by guilty people, losers and rejects. The festival’s homage to Mario Soldati will conclude in the coming days with La provinciale (Thursday 30, 4.30 p.m.) and La mano dello straniero (Friday 1 July, 4.15 p.m.).

Omaggio a Valeska Gert: Takový je život e Nur zum spass – Nur zum spiel di Volker Schlöndorff
Giovedì 30 lezione di Cinema di Schlöndorff
Sala Mastroianni, ore 16.15 e Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, ore 17.45

Valeska Gert, performer e ballerina tedesca innovativa e provocatoria, fu attiva nell'avanguardia degli anni Venti e Trenta, tra teatro e cinema (recita per Pabst e Renoir). In fuga dal nazismo, giunge negli Stati Uniti, dove fonda il famoso cabaret newyorchese Beggar-Bar. Torna in Europa dopo la guerra e al cinema con Fellini (Giulietta degli spiriti), Fassbinder (Otto ore non sono un giorno) e Volker Schlöndorff (Il colpo di grazia). Al festival vedremo il documen tario a lei dedicato da Schlöndorff, Solo per scherzo, solo per gioco. Caleidoscopio Valeska Gert, girato un anno prima della sua scomparsa. Sarà lo stesso Schlöndorff a introdurre il film e a presentare Takový je život, produzione del 1929 per la quale il regista Carl Junghans scelse Gert come interprete per associare il film alle idee e all’estetica dell’avanguardia. Restaurato presso l’Hungarian Filmlab sotto la supervisione del Národní Filmový Archiv, il film sarà accompagnato da Maud Nelissen al piano e Frank Bockius alla batteria. Giovedì 30 giugno (Sala Auditorium, ore 12) Volker Schlöndorff sarà protagonista di una conversazione condotta da Gian Luca Farinelli.

Homage to Valeska Gert: Takový je život and Nur zum spass – Nur zum spiel by Volker Schlöndorff. Thursday 30 Cinema Lesson with Schlöndorff
Sala Mastroianni, 4.15 p.m. and Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, 5.45 p.m.
Valeska Gert, provocative and innovative German performer and dancer, was active in the Avant Gard of t he Twenties and Thirties in both theatre and cinema (she acted for Pabst and Renoir). Fleeing from Nazism she reached the United States, where she founded the famous New York cabaret Beggar-Bar. After the war, she returned to Europe and to film with Fellini (
Giulietta degli Spiriti), Fassbinder (Eight Hours Are Not a Day) and Volker Schlöndorff (Coup de Grâce ). At the festival, we will see the documentary about her by Schlöndorff,  Nur zum Spass, nur zum Spiel – Kaleidoskop Valeska Gert, shot a year before her death. Schlöndorff will introduce the film and present Takový je život, a 1929 production for which the dir ector Carl Junghans chose Gert as an actress to associate the film with the ideas and aesthetics of the Avant Gard. Restored at the Hungarian Filmlab under the supervision of the Národní Filmový Archiv, the film will be accompanied by Maud Nelissen on the piano and Frank Bockius on the drums. On Thursday 30th June (Sala Auditorium, 12 noon) Volker Schlöndorff will be the protagonist of a conversation led by Gian Luca Farinelli.
Chaplin & Keaton: Cineconcerto in Piazza
ore 21.45 – Piazza Maggiore

Serata Keaton, serata Chaplin, serata di Cineconcerto. Il genio comico nelle sue due più iconiche, poderose varianti. La faccia di pietra di Buster Keaton, che in questi giorni s’affaccia da chissà dove e ci scruta dai manifesti del Cinema Ritrovato e dalla copertina del catalogo, la ritroveremo stasera in High Sign e in Cops, opere brillanti, surreali, ancora in qualche modo d’esordio, ma già sul limitare della deflagrante ispirazione comica keatoniana (accompagnati dalle nuove musiche composte da Donald Sosin e Timothy Brock). A seguire, uno dei capolavori di Chaplin, The Kid, con la colonna sonora originale (composta da Chaplin nel 1971) res taurata da Timothy Brock, che dirigerà l’esecuzione dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Il film è tra i più conosciuti e amati, la storia del Vagabondo e del bambino sul filo teso tra farsa e poesia, e “se è vero che nei suoi film Chaplin non ha fatto altro che rievocare e declinare l’esperienza e l’umiliazione della povertà e i ripetuti strappi affettivi vissuti da bambino, forse mai, come in Il monello, il racconto dell’infanzia è apparso tanto sincero e autentico” (Cecilia Cenciarelli).
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Chaplin & Keaton: Cine-Concert in Piazza
9.45 p.m. – Piazza Maggiore
The Cine-Concert evening will be an evening of Chaplin and Keaton. Comic genius in its two most iconic and powerful variations. The stony face of Buster Keaton, which has recently appeared from who knows where and is staring at us from the posters of Il Cinema Ritrovato and the cover of the catalogue, can be seen again this evening in
High Sign and Cops. These are brilliant surreal films, still debut works in a way, but already on the threshold of the explosive comic inspiration of Keaton (accompanied by the new music composed by Donald Sosin and Timothy Brock). To follow, one of Chaplin’s masterpieces, The Kid. The original soundtrack (composed by Chaplin in 1971) has been restored by Timothy Brock, who will conduct the Orch estra of the Teatro Comunale. The film is one of his best known and best loved. It is the story of a tramp and a child, on a tightrope between farce and poetry, and “if it is true that Chaplin drew upon the humiliation of poverty and emotional scarring he experienced as a child, then perhaps there is no more sincere and authentic account of childhood than The Kid” (Cecilia Cenciarelli).

   
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Il Cinema Ritrovato
Cineteca di Bologna and Mostra Internazionale del Cinema Libero
Via Riva di Reno, 72 - 40122 Bologna - Italy
Tel: (+39) 0512194814 - Fax (+39) 0512194821
ilcinemaritrovato@cineteca.bologna.it
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