martedì 12 luglio 2016

Jazz in Abbazia

CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Università degli Studi di Parma

presenta
Jazz in Abbazia:
IL SUONO DEL FURORE
La musica di Simone Massaron e le immagini di Dorothea Lange

14 luglio 2016

Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 - Parma

Prosegue giovedì 14 luglio allo CSAC dell’Università di Parma la rassegna musicale Jazz in Abbazia.

Alle ore 21.30 nella Corte delle sculture dello CSAC si potrà assistere infatti al concerto Il Suono del Furore. La musica di Simone Massaron e le immagini di Dorothea Lange.

Il progetto è inedito, nato da un’idea del musicista Simone Massaron e dalla consultazione presso l’Archivio dello Csac del fondo della Farm Security Administration e delle fotografie di Dorothea Lange.
Il Suono Del Furore, una sorta di Spin-Off di un progetto più ampio dedicato dal chitarrista allo scrittore John Steinbeck, si ispira ai racconti e alle immagini del Dust Bowl, la serie di tempeste di polvere che si scatenò nelle grandi pianure degli Stati Uniti tra il 1931 e il 1939, desertificando un’area di quasi quattrocentomila chilometri quadrati e provocando così la migrazione forzata di migliaia di contadini verso l’ovest.
È proprio di questa migrazione che tratta il romanzo Furore di John Steinbeck, al quale sono indirizzate diverse delle composizioni di questo progetto, tra cui il brano “Tom Joad” che viene più volte ripresentato in diverse versioni, quasi fosse un Leitmotiv.

Nelle parole di Simone Massaron: “Sono un grande appassionato di fotografia e Dorothea Lange è sempre stata uno dei miei riferimenti. Durante la lavorazione al mio progetto su John Steinbeck, mi è arrivata la gradita occasione di scrivere e suonare qualcosa sulle sue immagini del Dust Bowl contenute nell’archivio del CSAC. Nel museo è custodito un fondo della Farm Security Administration con oltre duemila e quattrocento immagini e poterle consultare, insieme all’archivio della Library Of Congress online, mi ha profondamente ispirato, distaccandomi temporaneamente dal progetto dedicato a John Steinbeck, e dandomi l’occasione di approfondire la ricerca verso il rapporto tra suono e immagine.
Le immagini della Lange mi riportano al film di John Ford “Furore” tratto dal romanzo di Steinbeck, ma forniscono anche una visione profonda e reale che, attraverso l’arte della Lange, ci ricorda che tutto quello è realmente accaduto.
Nel mio immaginario l’America delle Highways è sempre stata sinonimo di avventura a lieto fine, o di viaggio alla ricerca di un qualcosa che alla fine viene sempre svelato (penso a romanzi come Strade Blu o Sulla Strada). In questo caso il road movie del mio immaginario non ha un lieto fine, ma solo i silenzi sconcertanti di quelle persone che si sono trascinate con tutti i loro averi in strade assolate verso un futuro incerto”.

Le immagini vengono presentate in un video, come se fosse una sequenza di diapositive, curato e realizzato da Massaron in collaborazione con il curatore Paolo Barbaro, nel quale sono volutamente inseriti dei neri come metafora del silenzio visivo, portando lo spettatore a lasciare che l’immagine si stemperi nella memoria.
Si è scelto di utilizzare solo immagini di Dorothea Lange, nonostante fosse possibile attingere al vastissimo patrimonio della Farm Security Administration che comprende il lavoro di fotografi come Rothstein ed Evans, non solo per le incredibili qualità narrative delle immagini, ma anche per creare una continuità stilistica nel corso della visione. Le immagini della Lange, infatti, danno una visione diretta e umana sulla tragedia.

Prosegue Simone Massaron: “Sono sempre stato un grandissimo ammiratore di Dorothea Lange e del suo lavoro, e reputo un onore e un privilegio aver avuto la possibilità di lasciarmi ispirare dai suoi scatti. Ho cercato di sfruttare al massimo l’opportunità che lo CSAC offre attraverso la libera consultazione del suo archivio, prendendomi il tempo necessario per visualizzare e scegliere le immagini che avrebbero fatto parte del progetto. L’emozione di trovarmi tra le mani, rigorosamente guantate, le stampe dai negativi della Lange è stata profonda ed è bello pensare che chiunque possa vivere quest’esperienza grazie all’archivio dello CSAC.
Nel libro Furore di John Steinbeck e anche nell’omonimo film di John Ford, il ruolo della chitarra è molto importante in quanto è lo strumento preferito dagli Okies che si radunano alla sera fuori dalle tende per ascoltare chi tra loro sa suonare lo strumento. Ho voluto immaginarmi come un narratore che, al di sotto delle immagini proiettate, cerca di raccontare l’emozioni di ogni uomo, di ogni bambino e di ogni donna. A questo è legata la scelta di suonare dal vivo da solo anche se molte delle composizioni sono state scritte per organici più ampi. Il suono della chitarra, in questo caso elettrica, mi è più che sufficiente per interagire con il profondo silenzio che alcuni degli scatti mi trasmettono.
Alcuni brani sono stati scritti apposta per il progetto Il Suono Del Furore mentre altri sono stati riadattati dal progetto su John Steinbeck, progetto ancora in fase di registrazione. E’ stato naturale e significativo per me, ridurre questi brani per chitarra sola, riportandomi alla mente il ruolo del “cantore del camp” che si vede nel film di Ford e di cui si legge in Furore”.

Jazz in Abbazia è parte di CSAC CULTURA APERTA, il programma primaverile ed estivo di incontri, conferenze, mostre, concerti, proiezioni, workshop ed eventi culturali organizzato all’Abbazia di Valserena da marzo a settembre 2016: oltre al cinema potrete seguire le conferenze di CSAC Lectures, i concerti di musica da camera organizzati insieme a Fondazione Toscanini e i  dialoghi dedicati alla fotografia  di paesaggio in occasione delle grandi mostre in collaborazione con Fotografia Europea. Per il programma completo: www.csacparma.it/csac-cultura-aperta

Biglietto di ingresso € 10.
È gradita la prenotazione
N° posti disponibili 100.

Nella sera del concerto il Museo è aperto dalle 20.30 alle 21.30.
La rassegna è realizzata in collaborazione con Associazione culturale Rest-Art. 

CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1
Parma

Orari: da martedì a venerdì 10 – 15; sabato e domenica 10 – 20.
servizimuseali@csacparma.it
0521 607791

Press
press@csacparma.it
+39 349 1250956

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