martedì 10 gennaio 2017

E' solo la fine del mondo

  • Prima visione: Silence, Paterson ed È solo la fine del mondo
  • Il Cinema Ritrovato al cinema: Sherlock Jr. vs The Kid
  • Permanent Vacation: il cinema di Jim Jarmusch
  • Robert Mitchum 100: Dead Man
  • Fare cinema a Bologna: Bambini si diventa. Gli anni che contano
  • Lux Film Days. Cineclub per bambini e ragazzi: La mia vita da zucchina
  • Lumière! L'invenzione del cinematografo


Prima visione

Cinema Lumière
Silence
(USA/2016) di Martin Scorsese (161')
Versione originale con sottotitoli italianida giovedì 12 gennaio

Arriva in prima visione al Lumière, naturalmente in lingua originale con sottotitoli, l'ultimo atteso film di Martin Scorsese, storia di due missionari portoghesi che nel XVII secolo intraprendono un lungo e pericoloso viaggio per raggiungere il Giappone, alla ricerca del loro mentore scomparso, padre Christovao Ferreira, e per diffondere il cristianesimo. Rileggendo l'omonimo romanzo di Shusaku Endo del 1966, Scorsese esamina il problema spirituale e religioso del silenzio di Dio di fronte alle sofferenze umane: “Ho cercato il silenzio per tutta la vita. Sono cresciuto in un quartiere, che è riflesso nei miei film, affollato e rumoroso. Ho sempre cercato la quiete di notte, quando la mia famiglia dormiva. Poi c’erano anche i suoni penetranti del rock. Ma il silenzio valeva di più. Mi rifugiavo nella chiesa dietro l’angolo, la Old San Patrick. Si lence è il Silenzio di Dio, certamente, ma anche quel silenzio che oramai non esiste più; bisognerebbe mettersi in quello stato d'animo che permette di tornare a sentire il silenzio, di spazzare via la follia e il vociare continuo dei nostri giorni" (Martin Scorsese).


Laboratori delle Arti UniBo (Piazzetta Pier Paolo Pasolini)

Paterson
(USA/2016) di Jim Jarmusch (118')
Versione originale con sottotitoli italiani
Fino a mercoledì 18 gennaio

  Paterson guida l'autobus nell'omonima città di Paterson, nel New Jersey. Ogni giorno, segue la stessa semplice routine: osserva la città da dietro il parabrezza, ascolta scampoli di conversazioni intorno a lui, porta a spasso il cane, si ferma in un bar per bere la solita birra, torna a casa dalla moglie Laura. E scrive poesie su un taccuino. Ispirandosi alla figura del medico-poeta William Carlos Williams, Jarmusch tratteggia "una storia tranquilla i cui personaggi principali non vivono conflitti tangibili o drammatici". Un film che riesce nella ragguardevole impresa, degna del miglior Frank Capra, di rendere straordinario il quotidiano, esaltando "ciò che di poetico esiste nei piccoli dettagli, nelle variazioni e nelle interazioni quotidiane, un antidoto al cinema cupo, drammatico o incentrato sull'azione" (Jim Jarmusch).


Sala Cervi
È solo la fine del mondo
(Juste la fin du monde, Francia/2016) di Xavier Dolan (95')
Versione originale con sottotitoli italiani
Fino a mercoledì 18 gennaio

Dopo Mommy, l'enfant prodige quebeçois del cinema d'autore colpisce e stupisce ancora con un dramma da camera tratto dalla pièce teatrale di Jean-Luc Lagarce (morto di Aids nel 1995 e al quale il film è dedicato). Un giovane scrittore torna dopo molti anni in famiglia per comunicare che sta per morire. Ritroverà premure e isterie, nodi irrisolti e una diffusa incapacità di mettersi in ascolto. La macchina da presa di Dolan rimane appiccicata ai volti dei protagonisti per registrarne le più piccole increspature dell'animo, in “un film claustrofobico ma dove si respira, o meglio si aspira, la forza della vita. Un film concettuale ma caldo. Un film teatrale ma di vero cinem a. Un film che cerca la leggerezza nella gravità” (Francesco Boille). Nel cast molti dei migliori talenti del cinema francese contemporaneo: Gaspard Ulliel, Léa Seydoux, Marion Cotillard, Nathalie Baye e Vincent Cassel. 




Il Cinema Ritrovato al cinema: Sherlock Jr. vs The Kid
Dal 9 gennaio nella sale italiane. Al Lumière tutti i lunedì e martedì del mese
Nel mese di Arte Fiera non potevamo non chiamare in causa Charlie Chaplin e Buster Keaton, due grandi avanguardisti del Novecento, comici il cui genio, linguaggio e felicità d'invenzione si iscrivono direttamente nella storia dell'arte, compagni di strada di Picasso e Magritte. Li abbiamo chiamati a un dialogo muto, presentando e mettendo a confronto, in un doppio programma, i capolavori The Kid - Il monello e Sherlock Jr. - La palla n° 13, entrambi presentati in versione restaurata. Da un lato il film in cui Chaplin, per la prima volta, fece ridere e piangere gli spettatori di tutto il mondo, mescolando farsa e poesia, melodramma e comicità, e raccontando la condizione umana e i suoi sentimenti più profondi attraverso la storia di un bambino abbandonato e di una famiglia reinventata. Dall’altro, uno dei film più incredibili di Keaton, nel quale il comico dall’espressione impassibile è un proiezionista aspira nte detective che sogna di entrare e uscire dallo schermo cinematografico in un susseguirsi di gag surreali e irresistibili. Meglio la felicità possibile di Chaplin o il cinema impossibile di Buster Keaton?
>> Maggiori informazioni
Anche la Cineteca aderisce all'iniziativa Cinema2day. Mercoledì 11 gennaio tutti gli spettacoli, prime visioni comprese, a soli 2 Euro. Per l'occasione la Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca resterà straordinariamente aperta fino alle ore 22. Lo staff sarà a disposizione degli spettatori per una breve visita alle collezioni.
____________________________________________________________________________________

Permanent Vacation: il cinema di Jim Jarmusch
da mercoledì 11 gennaio – Cinema Lumière

Mentre prosegue in prima visione la programmazione del suo ultimo Paterson, proponiamo un'ampia retrospettiva dedicata a uno degli autori più personali e autenticamente indipendenti del cinema americano. Cresciuto nel milieu del cinema indipendente newyorkese, Jim Jarmusch ha avuto almeno tre carriere. La prima, quella degli anni Ottanta, lo ha subito imposto come voce sbilenca e metropolitana di una famiglia artistica connessa con la musica underground della Grande Mela. La seconda, quella degli anni Novanta e più rarefatta, lo ha portato a cercare nuove strade espressive. La terza, negli anni Duemila, lo impone come regista autonomo, inconfondibile, il cui marchio non è più sinonimo di un cinema randagio e alticcio, bensì di malinconiche, profonde e struggenti biografie inventate di fantasmi, vampiri, poeti, guidatori d’autobus. Iniziamo mercoledì 11 con Permanent Vacation (ore 20, introduce Roy Menarini), non storia di un fannullone in un mondo quasi post-atomico, e Daunbailò (ore 22.15), ovvero tre uomini a zonzo tra le paludi della Lousiana: felice incontro ta il gangster movie, il film carcerario, il blues, il pulp, Robert Frost e l'esilarante anglo-toscano di Roberto Benigni.
>> Maggiori informazioni


_________________________________________________________________________________

Robert Mitchum 100: Dead Man
Venerdì 13 gennaio, ore 21.45 – Cinema Lumière

C’è voluta una giovinezza americana di lavori vagabondi, carcere e naso rotto sul ring, ma anche una sensibilità di poeta (versi e racconti per l’infanzia) per dargli quell’aria di sublime indifferenza, di massiccia conoscenza del mondo, quella capacità di indossare l’anima della follia come la cinica eleganza del fallimento. Il più carismatico loser del cinema americano, e uno dei dei suoi massimi talenti naturali, “maestro dell’underplaying” (Tavernier e Coursodon). In attesa della retrospettiva che gli dedicherà Il Cinema Ritrovato, chiudiamo questo breve omaggio a Robert Mitchum con l'ultima sua grande prova d'attore, nei panni del padrone d'un vecchio mulino d'un paese di frontiera. L'attore americano chiude la sua straordinaria parabola artistica scolpito nel proprio mito in un ideale passaggio di consegne al fianco dell'astro nascente di Johnny Depp, nella cupa stravaganza di uno dei capolavori dell'altro grande omaggiato del cartellone di gennaio, Jim Jarmusch.
>> Maggiori informazioni


____________________________________________________________________________________

Fare cinema a Bologna: Bambini si diventa. Gli anni che contano
Giovedì 12 gennaio, ore 20 – Cinema Lumière

Roberto sta per nascere, ma di uscire dalla pancia non vuole saperne. Da dove si trova vede tutto, sua madre, suo padre, anche la sua città. Bologna gli fa uno strano effetto, lo incuriosisce e lo spaventa al tempo stesso. Dicono che sia un posto speciale per il mestiere che lo attende: quello di bambino. Ma Roberto è diffidente e ha deciso di verificare personalmente la faccenda... Un documentario alla scoperta di ciò che Bologna offre ai suoi più piccoli abitanti, ideato da Cristiano Governa, diretto da Riccardo Marchesini e sceneggiato a quattro mani da entrambi. Gli autori incontreranno il pubblico in sala accompagnati da Elisabetta Gualmini (vice presidente Regione Emilia-Romagna) e Marilena Pillati (vice sindaco del Comune di Bologna).
>> Maggi ori informazioni


____________________________________________________________________________________

Lux Film Days. Cineclub per bambini e ragazzi: La mia vita da zucchina
Venerdì 13, ore 20; sabato 14 e domenica 20 gennaio, ore 16 – Cinema Lumière

Dopo la perdita della madre, un bambino di nove anni, Icaro, soprannominato Zucchina, viene affidato a un istituto, dove stringe amicizia con un gruppo di coetanei, tutti con difficili situazioni familiari alle spalle. Claude Barras traduce in una delicata animazione a passo uno il romanzo per ragazzi di Gilles Paris. Un mondo in plastilina poetico ma non zuccheroso, abitato da pupazzi dai grandi occhi espressivi che uniscono la tenerezza dell'infanzia a una malinconia in stile Tim Burton. È uno dei tre film finalisti del Premio Lux, assegnato annualmente dal Parlamento europeo. Il film sarà proposto venerdì 13 alle ore 20 a ingresso libero con priorità per chi ritirà il coupon presso lo sportello Europe Direct del Comune di Bologna, e nel week-end nell'ambito della cartellone di Schermi e Lavagne.




 

Domenica visita guidata con Gian Luca Farinelli. Nel week-end le 'insolite visite' con Malandrino e Veronica
  
   
Ideata e curata dall’Institut Lumière di Lione e per la prima volta fuori dai confini francesi, la mostra racconta l’avventura della famiglia che ha inventato il cinematografo: Antoine, pittore e fotografo, e i suoi due geniali figli Louis e Auguste, gli ultimi inventori e al contempo i primi autori e programmatori del cinema. L’esposizione racconta la loro epopea fatta non solo di cinema ma anche di altre straordinarie invenzioni fra cui i bellissimi autochromes, le prime fotografie a colori. Presentando il biglietto della mostra, riduzione sull'acquisto del cofanetto Blu-ray/Dvd (Edizioni Cineteca di Bologna 2016). Domenica 15 gennaio alle ore 11.30 visita guidata condotta da Gian Luca Farinelli. Nel week-end proseguono le  'insolite visite' alla mostra con Malandrino e Veronica: la premiata coppia, nei panni dei fratelli di Lione, coadiuvata da Eugenio Maria Bortolini, accompagnerà i partecipanti indietro nel tempo fino al 1912 e li guiderà nella realizzazione di un cinegiornale sull'affondamento del Titanic.
>> Maggiori informazioni

Nessun commento:

Posta un commento

Chiunque può inserire commenti, che sono moderati